23 febbraio 2006

Lecce.


Appena, alle 7:40, ho tirato su la tendina della mia cucetta, la Puglia mi è apparsa con uno sfavillare di ulivi che mi è sembrato rasentare la passione artistica dei migliori dipinti impressionisti. E poi Lecce mi si è mostrata veramente incantevole, nella sua luce, nelle sue ombre e nella sua surreale poeticità.. Ho salutato Matteo e Alessandra……. era più di un anno che non ci vedevamo ma è sembrato ci fossimo lasciati ieri. Mentre scrivo questo post mi trovo sul treno che mi riporterà a Roma in attesa che (con una malinconia appena accennata), alle 22:17, ci si muova per tornare alla bolgia di sempre. Tanti saluti Lecce…… spero a presto.

P.S. Ormai la prassi vuole che i miei post arrivino su questo blog con diversi giorni di ritardo……..

19 febbraio 2006

Cagliari, Fresu, Richler e cazzi vari.




Posto alcune foto di Cagliari che ho fatto una settimana fa in occasione della mia ultima trasferta in terra sarda. Che dire….. bah….. Cagliari è sempre la solita bella addormentata. Negli ultimi 2 anni ho passato più tempo a Roma che a Cagliari e gli effetti su diversi rapporti personali ormai sono più che palesi, ma che ci devo fare……. va così. Questo è un periodo di bilanci, sono passati due anni da quando sono arrivato (la prima volta) a Roma, sono due anni che mi sono buttato in questo settore lavorativo (tanti pro e qualche fastidioso contro), sono sei mesi che lavoro in questa azienda (e forse è ora di mettere qualche paletto qua e la), sono 32 anni che sto su questa terra e il mio tasso generale di tolleranza è ai minimi storici….. ripeto…. bah! Ieri sono andato a Ciampino per vedere un concerto di Paolo Fresu ma lui non ha suonato per problemi di salute, discretamente deluso ho ripreso la Appia Nuova e ad un semaforo mi hanno tamponato (…f**k!). Domani sarò a Lecce per lavoro e perderò il concerto di Cammariere al Sistina (…double f**k!), cosa mitigata dal fatto che probabilmente dopo più di un anno rivedrò dei cari amici. Che altro? Per il mio compleanno ho ricevuto una serie di libri interessanti e ho subito iniziato “Il mio Biliardo” di Mordecai Richler, che dopo la lettura di “La versione di Barney” è salito sul podio dei miei scrittori preferiti……. Ho visto alcuni film interessanti fra cui Romanzo Criminale e Modigliani…… sono andato al cinema per vedere The Libertine (ndr: risparmiate i soldi). Ah….. si, sono entrato in un’agenzia di viaggi e ho chiesto: “volendo partire questo giorno e tornare quest’altro per dove c’è disponibilità?”….. morale della favola mi sono dato 2 giorni per decidere, ma credo che fra qui e metà aprile mi farò un giretto a Varsavia. Ci sentiamo……. non so quando.

11 febbraio 2006

"Spirito".......Olimpico.







La cerimonia inaugurale delle olimpiadi è anadata bene? Probabilmete hanno sequestrato gli accendini....... sapete con tutte quelle bandiere.
Opss...... mica si sarà offeso qualcuno? Non credo, vignette quì non ce ne sono.

01 febbraio 2006

Roma Globale.


E’ talmente sotto gli occhi di tutti che ormai passa per assoluta normalità. Ieri aspettando che il meccanico facesse il controllo dei fumi di scarico al bolide che mi dà da mangiare ho sentito due ragazzi magrebini che parlavano con spiccato accento romano. Eppure a pensarci mi capita spesso di sentire un accento fortemente romano tipo “aoh, ‘mbè, che famo, ‘ndannamo” negli adolescenti di colore o cinesi che incrocio in metropolitana. Di fatto questa è già globalizzazione ed è già un primo segno di una integrazione che in tanti casi Roma favorisce, perché se hai un pò di pazienza (non è sempre una città facile da digerire) Roma pare abbracciarti. Certo non è così semplice, in tanti casi si creano delle situazioni difficili da scardinare. La via preferenziale passa per le nuove generazioni, quelle che andando a scuola qui parlano “romano” e ai più diffidenti sembrano un pò meno “diversi”. In altri casi le divisioni nascono in ambo i sensi, come la chinatown di piazza Vittorio (un chiaro segno di una totale mancanza della volontà di integrarsi) o le periferie in cui a volte i disagi degli italiani si sommano a quelli degli stranieri che per colpa (non siamo tutti santi… e sarebbe un errore pensarlo) o per disperazione non si trovano in situazioni facili da vivere. Poi, quando Roma si fa globale nel menefreghismo, che in tanti casi già le appartiene abbondantemente, vediamo i neonati crescere respirando la merda della metro…. Sono poi gli stessi che a quattro anni “suonano” nei vagoni con “strumenti di fantasia” delle melodie impossibili nella speranza di racimolare qualche centesimo. In questi casi Roma si fa veramente puttana, e quanto sia puttana lo leggi negli occhi di quei bambini. E poi Roma sta per esplodere, questo lo sanno i romani e lo sappiamo noi che stiamo qui per chissà quale volontà del destino. Si dice Roma “caput mundi” ma questa città presto diventerà un mostro troppo grosso per essere controllato……