01 febbraio 2006

Roma Globale.


E’ talmente sotto gli occhi di tutti che ormai passa per assoluta normalità. Ieri aspettando che il meccanico facesse il controllo dei fumi di scarico al bolide che mi dà da mangiare ho sentito due ragazzi magrebini che parlavano con spiccato accento romano. Eppure a pensarci mi capita spesso di sentire un accento fortemente romano tipo “aoh, ‘mbè, che famo, ‘ndannamo” negli adolescenti di colore o cinesi che incrocio in metropolitana. Di fatto questa è già globalizzazione ed è già un primo segno di una integrazione che in tanti casi Roma favorisce, perché se hai un pò di pazienza (non è sempre una città facile da digerire) Roma pare abbracciarti. Certo non è così semplice, in tanti casi si creano delle situazioni difficili da scardinare. La via preferenziale passa per le nuove generazioni, quelle che andando a scuola qui parlano “romano” e ai più diffidenti sembrano un pò meno “diversi”. In altri casi le divisioni nascono in ambo i sensi, come la chinatown di piazza Vittorio (un chiaro segno di una totale mancanza della volontà di integrarsi) o le periferie in cui a volte i disagi degli italiani si sommano a quelli degli stranieri che per colpa (non siamo tutti santi… e sarebbe un errore pensarlo) o per disperazione non si trovano in situazioni facili da vivere. Poi, quando Roma si fa globale nel menefreghismo, che in tanti casi già le appartiene abbondantemente, vediamo i neonati crescere respirando la merda della metro…. Sono poi gli stessi che a quattro anni “suonano” nei vagoni con “strumenti di fantasia” delle melodie impossibili nella speranza di racimolare qualche centesimo. In questi casi Roma si fa veramente puttana, e quanto sia puttana lo leggi negli occhi di quei bambini. E poi Roma sta per esplodere, questo lo sanno i romani e lo sappiamo noi che stiamo qui per chissà quale volontà del destino. Si dice Roma “caput mundi” ma questa città presto diventerà un mostro troppo grosso per essere controllato……

4 Comments:

At 10:57 AM, Anonymous Anonimo said...

bello questo post max, fa molto giornalismo d'avanguardia. io dal mio cantuccio posso contribuire a ciò che dici con un ricordo: un cinese con un fortissimo accento emiliano, che parlava di piadine...

 
At 3:24 PM, Blogger one in a million said...

Liarit_
se ci pensi Roma è veramente grossa, se consideri oltre ai residenti, gli sudenti fuori sede, i lavoratori fuori sede, i pendolari, immigrati regolari e non, qui si sfondano tranquillamente i 5 milioni di abitanti. ce ne sta pè tutti li gusti"

 
At 5:20 PM, Anonymous Anonimo said...

ehi max, che fine hai fatto? roma ti ha fagocitato? un saluto :))

 
At 3:18 PM, Blogger one in a million said...

Liarit_
ho avuto molto da far per lavoro e non avendo il telefono a casa mi è difficile seguire il blog con costanza.
p.s. comunque ora ti rispondo da Cagliari, lunedi ho una trasferta di lavoro a iglesias e ne ho approfittato per il w.e. :D

 

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